Al Paziente viene riconosciuto il Diritto fondamentale di essere assistito e curato con premura e attenzione, nel rispetto della dignità umana e delle proprie convinzioni filosofiche e religiose.
In particolare, ha diritto di essere individuato con il proprio nome e cognome – e non col numero o con il nome della propria malattia – e di essere interpellato con la particella pronominale “Lei”.
Il Paziente ha diritto di ottenere informazioni relative alle prestazioni erogate, alle modalità di accesso e alle relative competenze. Deve poter identificare chi lo ha in cura, ottenere informazioni complete e comprensibili in merito alla diagnosi della malattia, alla terapia proposta e alla prognosi. In particolare il Paziente ha diritto di ricevere tutte le informazioni, inclusi possibili rischi o disagi, per poter esprimere un consenso informato prima di essere sottoposto alle terapie.
Nel caso in cui una informazione diretta sia inopportuna, questa dovrà essere fornita, salvo espresso divieto del Paziente, ai familiari. Il Paziente, o chi per lui, ha, inoltre, diritto di essere informato sulle possibili indagini e trattamenti alternativi, anche se eseguibili in altre strutture.
Può proporre reclami ed essere tempestivamente informato sull’esito degli stessi.
Tutti i dati relativi alla salute del Paziente sono soggetti al vincolo del segreto assoluto da parte della Struttura.